Persona durante attacchi di panico

Attacchi di panico: cosa sono e come difendersi 

Se hai mai sperimentato un episodio di ansia che ti fa battere il cuore, con il respiro pesante e fuori controllo, che ti travolge al punto di sentirti costretto a fuggire, molto probabilmente sei stato vittima di un attacco di panico.

Un attacco di panico è causato dall’improvvisa insorgenza di una paura intensa accompagnata da sintomi fisiologici. Solitamente ha una durata di tempo abbastanza breve. Quando termina, avverti una sensazione di stanchezza fisica, spossatezza e difficoltà di concentrazione.

Dopo la prima crisi, si inizia a vivere in uno stato di costante apprensione, temendo che l’attacco di panico possa ripetersi. Questa paura rende molto sensibile a tutto ciò che potrebbe scatenare un altro attacco. Questo porta a un circolo vizioso di negatività che alimenta la cosiddetta “profezia che si autoavvera”, dove la paura stessa di un evento diventa la causa della sua effettiva realizzazione.

Cause degli attacchi di panico 

Dopo aver scoperto cosa sia un attacco di panico, diventa fondamentale analizzarne le cause. 

Questa comprensione del meccanismo che genera l'ansia fornisce informazioni preziose e permette di identificare quali situazioni potrebbero scatenarlo. 

A partire da questa consapevolezza, possiamo quindi decidere e mettere in atto strategie per apportare modifiche o proporre soluzioni. 

Esistono diverse cause che possono renderci più vulnerabili all'ansia e che spesso sono strettamente correlate alla comparsa di nuovi attacchi di panico. Un alto livello di stress, soprattutto se prolungato nel tempo, può essere un fattore scatenante. Spesso il lavoro è causa di stanchezza e pressioni, che possono far aumentare la nostra vulnerabilità, creando in noi una spirale di emozioni negative che possono portarci ad avere attacchi di panico.

Inoltre, è importante notare che la predisposizione genetica può svolgere un ruolo significativo. Infatti, le persone che soffrono di attacchi di panico hanno spesso una storia familiare di simili disturbi. Questo significa che se nella tua famiglia ci sono stati casi di attacchi di panico o disturbi di panico, potresti essere più incline a sperimentare.

Anche un evento traumatico, inaspettato e improvviso, come la morte di una persona cara, può innescare una reazione di panico. Questi eventi possono lasciare un’impronta duratura, rendendo l’individuo più suscettibile agli attacchi di panico.

Infine, l’abuso di sostanze stimolanti come il tabacco o la caffeina può aumentare la nostra vulnerabilità all’ansia. Queste sostanze possono alterare il nostro equilibrio interno e rendere il nostro sistema nervoso più reattivo, potenzialmente portando a episodi di panico.

Come affrontare gli attacchi di panico 

Senza dubbio, il metodo più efficace per gestire gli attacchi di panico è quello di consultare uno specialista. La psicoterapia, in particolare, rappresenta la strategia ottimale per ottenere un progresso duraturo. Questo perché un professionista può fornire strumenti e tecniche personalizzate per gestire e superare questi episodi.

Tuttavia, se desideri prevenire la possibilità che l’ansia possa sfociare in attacchi di panico, o se sei alla ricerca di strategie per limitare la possibilità che un attacco di panico si ripresenti, esistono diverse strategie efficaci. Questi metodi possono aiutare a gestire meglio l’ansia e a ridurre sia la frequenza che l’intensità degli attacchi di panico. Ecco alcuni consigli che potrebbero rivelarsi utili:

Fare esercizio fisico

Un efficace metodo per gestire un attacco di panico potrebbe essere quello di distogliere l’attenzione da ciò che lo provoca. Allontanarsi dalla situazione che genera ansia può prevenire ulteriori attacchi o attenuarne rapidamente l’intensità. Ad esempio, una semplice passeggiata all’aria aperta può avere un effetto calmante, grazie all’aria fresca.

Se non puoi uscire, cerca di trovare un’attività che ti permetta di reindirizzare le tue energie, come riordinare la scrivania o la libreria, lavare i piatti, spazzare il pavimento. Qualsiasi attività che sia produttiva e che aiuti la tua energia a concentrarsi altrove per aiutarti a calmarti sarà una risposta positiva a un attacco di panico.

Praticare l’introspezione

Se riesci a focalizzare la tua attenzione sull’introspezione e a stabilire obiettivi realistici, potresti essere in grado di limitare l’impatto degli attacchi di panico. L’introspezione può aiutarti a comprendere meglio ciò che provoca la tua ansia, permettendoti di gestire meglio le situazioni stressanti. Ad esempio, dedicare del tempo ogni giorno alla meditazione o alla riflessione può aiutare a calmare la mente.

Nel caso in cui non sia possibile dedicare del tempo all’introspezione, cerca di stabilire obiettivi realistici che ti permettano di concentrare le tue energie in modo produttivo. Questo potrebbe includere piccoli compiti come completare la lettura di un libro o imparare una nuova abilità. Qualsiasi obiettivo che sia raggiungibile e che aiuti a reindirizzare la tua energia può essere un efficace strumento per gestire gli attacchi di panico.

Praticare la Mindfulness.

Se riesci a concentrarti sulla pratica della mindfulness, potresti essere in grado di limitare l’impatto degli attacchi di panico. La mindfulness può aiutare a ridurre le preoccupazioni per il futuro che spesso innescano l’ansia. Ad esempio, dedicare del tempo ogni giorno alla meditazione consapevole può aiutare a calmare la mente e a godere del qui e ora.

Gli attacchi di panico possono sembrare ostacoli insormontabili, ma con la giusta comprensione e le strategie adeguate, possono essere gestiti efficacemente. Non si tratta di eliminare completamente la paura, ma di imparare a gestirla in modo da ridurre il suo potere su di noi. 

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