depressione

Come stare accanto a persona depressa

Hai mai provato quella sensazione orrenda di impotenza sperimentabile quando vorremmo stare accanto ad una persona che soffre di depressione, ma non sappiamo come agire pe non rischiare di ferirla ulteriormente?

Stare accanto ad una persona in un suo momento di fragilità non è semplice ed è importante comprendere come muoversi. 

Cos’è la depressione?

Per aiutare una persona depressa, è fondamentale comprendere se soffra davvero di questa malattia. È infatti è facile confondere la depressione con una più semplice e comune tristezza. Per capire meglio come distinguere tra le due, ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato al tema.

Appurata la “diagnosi”, è bene comprendere che chi soffre di depressione inizia a pensare in modo diverso rispetto a chi, semplicemente, si sente giù. Il pensiero principale che affligge le persone depresse è che “se le cose potranno cambiare, peggioreranno certamente”. Per questa ragione, trattare con una persona depressa può risultare molto complicato. La classica consolazione o incoraggiamento potrebbero peggiorare la percezione che ha di te, portandola a vederti come qualcuno che non può comprendere il suo malessere.

Inoltre, è possibile che la persona depressa manifesti chiari segni di rabbia, irritabilità o frustrazione nel corso delle conversazioni. Si tratta di risposte impulsive e irrazionali che è meglio ignorare o accettare, senza rispondere con toni altrettanto aggressivi.

Se notiamo segnali di depressione in una persona cara, che sia un parente o un amico, è importante esprimere con calma le nostre preoccupazioni senza giudicarla, offrendo uno spazio sicuro in cui possa parlare di ciò che sente.

Come ci si può avvicinare ad una persona depressa

Le persone depresse tendenzialmente non chiedono aiuto in modo esplicito, anche se è evidente che abbiano bisogno di sostegno per riuscire a uscire dalla loro condizione. Per conquistare la loro fiducia, è preferibile evitare un approccio troppo diretto, che potrebbe essere percepito come giudicante. Infatti, se la persona depressa percepisce giudizio, potrebbe allontanarsi da noi, anche in modo brusco, se lo ritiene necessario.

Trattarla “normalmente”, mantenendo il modo di relazionarci che avevamo in passato, può rivelarsi un approccio efficace. Studi scientifici dimostrano inoltre che stabilire una routine condivisa è un buon metodo per aiutare chi soffre di depressione. Che si tratti di fare una telefonata settimanale, una passeggiata quotidiana o andare a cena insieme una volta al mese, queste abitudini possono aiutare la persona in difficoltà a riprendere il controllo della propria vita. Particolarmente consigliate sono le routine che includono attività fisica, poiché il rilascio naturale di endorfine e dopamina che ne deriva ha un effetto positivo sull’umore.

È importante, però, ricordare che ognuno ha i propri tempi e spazi. Bisogna quindi incoraggiare senza mai forzare: attività che superano i limiti mentali della persona potrebbero generare ulteriore stress.

Come portare il depresso a farsi curare

Nella maggior parte dei casi, una persona depressa non riconosce, o fatica ad accettare, il proprio stato. Questo porta spesso a un atteggiamento di scetticismo, se non di resistenza, verso percorsi di terapia psicologica o trattamenti medici. Questo accade perché la la depressione agisce direttamente alterando la percezione di sé e del proprio valore, rendendo difficile riconoscere il bisogno d’aiuto. 

Per aiutare una persona depressa dobbiamo in primis immedesimarci in lei. Pertanto risulta essere più utile utilizzare un approccio empatico, privo di giudizio. Dobbiamo cercare di ascoltare e comprendere, senza insistere direttamente sulla necessità di una terapia. Il primo passo per convincere la persona è proprio quella di farla sentire supportata e accettata. 

Può essere utile, in questo contesto, condividere con lei esperienze positive di un trattamento psicologico di cui si è stati protagonisti o che sono proprie di persone conosciute. 

Conclusione

Per ottenere il consenso della persona a intraprendere una terapia, è fondamentale rispettare i suoi tempi. L'invito a cercare aiuto deve essere graduale e mai imposto, in modo che la persona senta di avere il controllo della decisione, pur essendo supportata da chi le sta vicino. In alcuni casi, proporre un primo incontro non invasivo con uno psicologo o un consulente può aiutare a ridurre la resistenza iniziale. Creare un ambiente sicuro e di fiducia è essenziale: più la persona si sentirà ascoltata e compresa, meno la terapia sarà vista come una "correzione" del suo stato, e più facilmente accetterà di intraprendere il percorso di cura.

Voler aiutare una persona che soffre di depressione è un intento nobile, ma anche una grande sfida. È facile perdere il controllo e ottenere risultati opposti a quelli desiderati.

Per riuscire, è fondamentale avere pazienza e rispettare i suoi tempi. Non dimenticare di prenderti cura di te stesso e di chiedere supporto a professionisti, quando necessario.

También te puede interesar

Come stare accanto a persona depressa

Hai mai provato quella sensazione orrenda di impotenza sperimentabile quando vorremmo stare accanto ad una persona che soffre di depressione, ma non sappiamo come agire…

Cos’è la Sindrome di Peter Pan? 

Sempre più spesso si sente parlare della cosiddetta “sindrome di Peter Pan”, ma spesso l’espressione è utilizzata in maniera impropria. Questa continua citazione al noto…