Overthinking: cos’è e come la mindfullness può aiutarti a sconfiggerlo
L’overthinking, riconosciuto come uno dei disturbi ossessivo-compulsivi più comuni, può spesso compromettere la capacità di una persona di concentrarsi e utilizzare efficacemente la propria mente. Questo fenomeno può rendere arduo prendere decisioni, poiché può portare a un’eccessiva analisi e alla paura di fare la scelta sbagliata.
Cosa significa overthinking?
L’overthinking, termine inglese che si traduce in italiano come “riflettere eccessivamente”, è un fenomeno che si manifesta quando la mente rimane si blocca in un ciclo di pensieri ossessivi e ripetitivi. Questa tendenza può portare a stress, ansia e preoccupazione.
Se non gestito correttamente l’overthinking può avere un impatto negativo sulla qualità della vita dell’individuo. Infatti esso può riguardare qualsiasi cosa, dalle decisioni quotidiane, come la scelta del menu per la cena, a questioni più complesse come le relazioni interpersonali o le sfide professionali.
Da cosa è provocato e cosa comporta l’overthinking?
Quando un individuo si trova ad affrontare delle sfide, è naturale che si innesti un processo di riflessione intensa e ripetitiva per cercare di risolverle. Questo tipo di pensiero può essere efficace in molte situazioni, ma in alcuni casi può diventare ossessivo e invadente, senza portare a una soluzione concreta.
Il fenomeno dell’overthinking può essere innescato da un eccesso di stimoli esterni e dalla nostra incapacità di disconnetterci da queste informazioni. Che si tratti di situazioni che suscitano sgomento, eventi di attualità inaspettati, relazioni affettive o lavorative, l’accesso costante a notizie, profili social e altro può rafforzare le nostre ossessioni. Questo non ci permette di prendere un attimo per respirare e assimilare ciò che stiamo vivendo, portando solo a nuovi problemi e dubbi.
L’overthinking può anche essere causato da traumi passati che possono generare paure e ansie, dallo stress e dall’isolamento sociale tipico del nostro tempo.
In particolare, risulta sempre più frequente il sovrappensiero legato al lavoro.
Numerose ricerche dimostrano che lo stress lavorativo spesso deriva da un lavoro che è molto impegnativo, offre poche opportunità di prendere decisioni e dà ai lavoratori poco controllo sulle modalità di esecuzione del lavoro. Una manifestazione comune dello stress lavorativo è la “sindrome del burnout”.
A volte, lo stress lavorativo può anche portare alla ruminazione o alla preoccupazione notturna. Pertanto, è fondamentale imparare a gestire l’overthinking, sia nella vita personale che lavorativa, per mantenere un equilibrio sano tra mente e corpo.
Riconoscere l’overthinking
Nel riconoscere l’overthinking, è importante prestare attenzione a certi segnali. Se ti trovi a pensare eccessivamente a una situazione o preoccupazione specifica, potresti notare alcuni di questi sintomi:
- Incapacità di concentrarsi su altro
- Difficoltà nel rilassarsi
- Sentirsi costantemente preoccupati o ansiosi
- Fissarsi su cose al di fuori del proprio controllo
- Sentirsi mentalmente esausti
- Tendi a pensare in modo pessimista alle situazioni future, influenzando negativamente il loro sviluppo
- Avere molti pensieri negativi
- Ripetere una situazione o un’esperienza nella propria mente
- Mettere in discussione le proprie decisioni
- Pensare a tutti gli scenari peggiori
Per interrompere questa catena di pensieri dannosi, è fondamentale riconoscere l’overthinking. Quando sei stressato o ansioso, prova a concentrarti sulla tua reazione. Sei ossessionato da pensieri ricorrenti? Continui a formulare ipotesi su ciò che potrebbe accadere? Questa sequenza di pensieri ti aiuta a stare meglio o peggiora la situazione? I tuoi pensieri ti aiutano a risolvere la situazione o ti creano ulteriori complessità e problemi?
Se le risposte a queste domande ti portano verso uno scenario di malessere e immobilità, potresti essere vittima dell’overthinking. Riconoscere questi segnali è il primo passo per gestire e superare l’overthinking.
Come affrontare l’overthinking
Dopo essere riuscito a riconoscere i sintomi dell’overthinking, se credi di soffrirne, diventa importante per la tua stabilità emotiva imparare a gestirlo. L’overthinking può portare a stress, ansia e può impedire di vivere pienamente il presente. Ecco alcuni passaggi che puoi seguire per curare l’overthinking:
Evita di voler avere il controllo:
Spesso, l’overthinking nasce dal desiderio di controllare ogni aspetto della nostra vita. Tuttavia, questo è impossibile e può portare a frustrazione e ansia. Imparare ad accettare che alcune cose sono fuori dal nostro controllo può ridurre significativamente l’ansia da overthinking. Concentrati su ciò che puoi cambiare e accetta ciò che non puoi.
Pensa positivo con la psicologia positiva:
La psicologia positiva non si limita a “vedere il bicchiere mezzo pieno”. Si tratta di riconoscere e valorizzare i propri punti di forza, coltivare la gratitudine e celebrare i piccoli successi. Questo approccio può aiutare a spostare il focus dai pensieri negativi e ripetitivi a quelli che energizzano e motivano.
Vivi il presente
L’overthinking è spesso radicato nelle preoccupazioni per il futuro o nei rimpianti per il passato. Praticare la consapevolezza del momento presente può aiutarti a interrompere il ciclo dell’overthinking. Tecniche come la meditazione di consapevolezza possono essere utili per riportare l’attenzione al qui e ora.
Effettua introspezione, ma evita l’overthinking
L’introspezione è un potente strumento di auto-riflessione che può portare a una maggiore autoconsapevolezza e crescita personale. Tuttavia, quando si trasforma in overthinking, può diventare controproducente. Imposta limiti di tempo per la riflessione e usa tecniche come la scrittura in un diario per organizzare i tuoi pensieri.
Pratica la mindfulness La mindfulness, o attenzione piena, è un approccio meditativo che incoraggia la presenza mentale e l’apertura emotiva nel momento attuale. Attraverso la pratica costante, si impara a osservare pensieri e sentimenti senza giudizio, permettendo di ridurre lo stress e di gestire meglio l’ansia. Questo stato di consapevolezza si raggiunge non solo con la meditazione formale, ma anche integrando l’attenzione consapevole nelle attività quotidiane. Coltivare una prospettiva esterna sui propri pensieri aiuta a interrompere il ciclo del pensiero eccessivo e a sviluppare risposte più salutari agli stimoli interni ed esterni, migliorando così il benessere emotivo generale.
In questo percorso di guarigione, è fondamentale concentrare tutte le proprie energie in qualcosa di positivo per noi, al fine di eliminare il rimuginio sui pensieri negativi.
Investire tempo in hobby come l’esercizio fisico o iniziare un percorso di mindfulness possono essere delle azioni che ti permetteranno di stare meglio.
La liberazione dall’overthinking è una sfida che richiede impegno e determinazione per essere superata. Tuttavia, con la giusta determinazione e gli strumenti adeguati, è possibile riscoprire il proprio io, riuscendo a ritrovare il benessere.
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